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30 Maggio 2021

Waterfronts: Riflessioni sui fronti d’acqua

Venturini al convegno ‘Waterfronts: Riflessioni sui fronti d’acqua’ del Salone Nautico. “L’area metropolitana di Venezia è esposta all’innalzamento dei mari. Abbiamo intere aree da ricucire e reinventare”

Ripensare i fronti del mare, riprogettare i litorali con uno sguardo al futuro e nel rispetto dell’ambiente. Il convegno ‘Waterfronts: Riflessioni sui fronti d’acqua‘ tenuto stamani al Salone Nautico, in Torre di Porta Nuova, è servito a guardare all’avvenire delle coste dal punto di vista urbanistico, turistico ed economico, in un’ottica di innovazione sostenibile. Al meeting tra architetti e designer, coordinato dall’ingegner Carlo Nuvolari, ha preso parte in rappresentanza dell’Amministrazione comunale l’assessore al Turismo Simone Venturini.

I relatori hanno preso in esame una serie di casi studio, indagando le potenzialità di riqualificazione dei fronti d’acqua italiani anche al fine di renderli più attrattivi e accoglienti per il turismo nautico. Interventi sulla linea costiera che si potranno realizzare anche grazie ai finanziamenti del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, il programma di investimenti varato dal governo per risollevare l’economia italiana dalla crisi causata dalla pandemia. L’analisi degli esperti si è soffermata sul paesaggio, passando per la salute del mare e concentrandosi sulla vulnerabilità delle coste in seguito ai cambiamenti climatici. Erosione, innalzamento del livello delle acque, rischio di inondazioni, tempeste marittime: gli addetti ai lavori hanno passato in rassegna i piani più moderni ed ecosostenibili di ricostruzione costiera

Nel suo intervento di saluto e ringraziamento l’assessore Venturini ha posto l’accento sul tema della ‘ricucitura’ di alcune zone della città: “Grazie agli organizzatori di questo importantissimo panel a cui l’Amministrazione guarda con grande interesse. Uno dei convegni più interessanti dell’intero Salone poiché affronta un tema non banale e attualissimo, anche in vista di questi nuovi fondi di cui si parla ogni giorno. E’ importante che vadano impiegati per progetti di ricucitura urbana, di rilancio e di sviluppo. Il tema del rapporto con l’acqua è interessante sia dal punto di vista della nautica e delle marine che di rilancio turistico, quindi il litorale e le spiagge, ma soprattutto in chiave di ricucitura urbanistica. Per la nostra città riguarda senz’altro il centro storico, dove è evidente che il rapporto con l’acqua è proprio nel nostro sangue, nell’architettura veneziana, nella storia di Venezia ma è molto interessante anche per l’entroterra dell’area metropolitana”.

L’assessore ha anche ricordato la natura di città marittima di Venezia: “Siamo una provincia che per gran parte dà sull’acqua, o di laguna o di mare, come nel caso di Cavallino e Jesolo. Un’area metropolitana che vive il rapporto con l’acqua, è espostissima ai cambiamenti climatici e all’innalzamento dei mari e abbiamo intere aree da ricucire e reinventare. In particolare il tema del waterfront riguarda sicuramente l’area di Porto Marghera, di Villaggio Laguna a Campalto, e così via percorrendo tutto quel litorale fino al Veneto orientale. Che tipo di sviluppo dare, coerente e compatibile con le funzioni urbane, rispettoso della natura e dell’aria dell’area di gronda, delicatissima. Ma anche in grado di abbracciare nuove sfide che abbiamo dinanzi, come la verticalità e la modernità che può dialogare con il passato. Siamo in un’area particolare e forse servirebbero strumenti ad hoc per la nostra città, ad esempio: come sistemare la legge speciale per Venezia, che poteri particolari chiedere per governarla. Sono argomenti che non possono più attendere”.

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