“L’Europa ci pone di fronte a una sfida: passare dall’economia del mare, l’economia blu, all’economia blu sostenibile per abbassare le emissioni di carbonio. Per le imprese non è facile: serve modificare i modelli di business per riconvertire i processi produttivi, oltre a pragmatismo e concretezza per raggiungere gli obiettivi” ha chiarito in apertura di riunione Giovanni Acampora, presidente nazionale di Assonautica, introducendo il dibattito sulla transizione ecologica nel nostro Paese.
Si è dunque fatto il punto sull’uso delle fonti energetiche ‘pulite’, partendo dall’esempio della Puglia, prima regione in Italia per produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico) per il 50% del suo fabbisogno annuale. La Puglia – come è emerso nel corso dei vari interventi – progetta a Taranto un ‘polo per l’idrogeno’, finanziato con i fondi PNRR, con l’obiettivo di decarbonizzare la città sede dell’acciaieria ex Ilva. Inoltre, sta procedendo con l’installazione di colonnine di ricarica elettrica per le barche nei porti. Nel territorio regionale sono in cantiere 12 progetti di parchi eolici off-shore.
Da più parti è stata dunque invocata la necessità di costruire proficue alleanze tra Puglia e Veneto, anche in materia di infrastrutture e di cantieristica navale. La competizione tra i porti italiani, tra l’altro – è stato sottolineato dai relatori – è deleteria. Anche Venezia, si è ribadito, per il futuro punta molto sull’idrogeno. A Mestre, in via Orlanda, sta infatti per essere inaugurato un distributore stradale a idrogeno per gli automobilisti, il primo in ambito urbano. In aggiunta, grazie ai fondi del PNRR è stato possibile mettere in programma l’acquisto di 214 autobus, elettrici e a idrogeno. La città lagunare, Capitale mondiale della Sostenibilità, crede nell’elettrificazione ed è aperta a nuovi spunti di miglioramento ‘green’.
Nel pomeriggio l’assessore all’Ambiente ha invece preso parte, sempre al Salone Nautico, al meeting “Il monitoraggio dell’Adriatico e il progetto Marless”, organizzato da ARPAV e Regione Veneto, dedicato al mare. Si è discusso della balneazione e del monitoraggio delle acque marine in Veneto. Sono stati presentati alcuni casi pilota del progetto Marless come la messa in opera dei “cestini del mare” per la raccolta dei rifiuti nei porti pugliesi e la realizzazione di un Contratto di Costa per armonizzare gli interventi dei vari territori in materia di protezione ambientale.