Questa mattina si è tenuto il taglio del nastro della quinta edizione del Salone Nautico Venezia, consolidando ulteriormente l’importanza della città lagunare come polo vitale per la nautica da diporto. La manifestazione, ospitata nella suggestiva cornice dello storico Arsenale, organizzata da Vela spa per conto del Comune di Venezia e grazie alla collaborazione della Marina Militare Italiana, animerà Venezia per cinque giorni, fino a domenica 2 giugno.
“Siamo arrivati al quinto anno del Salone Nautico, un esperimento nato per restituire la nobiltà di questo luogo storico, l’Arsenale di Venezia, alla città, un tempo uno dei tre centri di potere della città, qui venivano costruite le navi che difendevano la nostra Repubblica – ha dichiarato il primo cittadino di Venezia – Proprio qui, nel Cinquecento, si adottò un metodo di produzione simile alla catena di montaggio moderna, permettendoci di costruire una flotta in tempi record, capace di fermare gli Ottomani a Lepanto”.
“Ringrazio la Marina Militare – ha aggiunto -– con la quale abbiamo costruito un progetto di rilancio della città, dove la cultura del mare, la tecnologia e la sostenibilità si incontrano. La presenza del Governo è una testimonianza di vicinanza a Venezia. Ringrazio inoltre la Regione Veneto e il suo presidente. Un grande aiuto è arrivato da Matteo Zoppas, presidente dell’Istituto ICE, che ha dato una svolta significativa al Salone, portando nuovi espositori, compratori facendo crescere la notorietà del Salone. Negli anni ci siamo infatti sempre migliorati, e in questa quinta edizione ospitiamo ben 270 espositori, di cui 216 italiani e 54 stranieri, che non posso che ringraziare. Ci sono delle barche che verranno presentate a livello mondiale, soprattutto in tema di prodotti ibridi e quindi con grande attenzione alla sostenibilità e che guardano al futuro. Grazie anche alle istituzioni che ci supportano, come la Camera di Commercio e tutte le categorie economiche del Veneto. Un ultimo ringraziamento, infine, alle maestranze che operano nella filiera della nautica. A Venezia deve trovare spazio la nautica del progresso e del futuro. Questo Salone rappresenta non solo Venezia, ma l’eccellenza italiana nel settore nautico”.
L’inaugurazione è stata caratterizzata dal saluto tricolore dal cielo, a 60 metri da terra, dell’elicottero MH101 e il lancio degli incursori della Marina Militare, che hanno terminato la loro discesa nelle acque del bacino dell’Arsenale. Le esibizioni e l’apertura della manifestazione sono state accompagnate dalle note del Coro della Fenice.
“Il Salone Nautico trova sede in un luogo dove un tempo, nel XII secolo, sorgeva la più grande fabbrica del mondo, nella quale entrava la materia prima ed uscivano le navi – ha ricordato il governatore del Veneto – A Venezia c’era perfino la sanità organizzata, questo per dare la dimensione di quanto fosse strutturata la Repubblica Veneta”. Il governatore ha poi ricordato che il Made in Italy è ben rappresentato in questa edizione, espressione di un comparto che vale 4 miliardi di euro, e ha poi lanciato un messaggio di pace, evidenziando la particolarità che la bandiera della Regione Veneto, che vanta oltre 1100 anni di storia, è l’unica al mondo a riportare la parola pace.
Il sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, portando i saluti di tutte le donne e gli uomini della Marina Militare ai presenti, ha ringraziato in particolare il Sindaco per aver costruito gli ottimi rapporti di cooperazione tra Comune e Marina che hanno portato alla quinta edizione del Salone, supportato dalla Marina sin dagli esordi. “Colgo l’occasione – ha detto – per ricordare 4 parole chiave: marittimità, blue economy, dimensione subacquea e sicurezza. Venezia e l’Italia devono al mare tutta la loro fortuna. L’Italia è un paese marittimo e la nostra economia importa dal mare il 60% delle risorse e ne esporta il 50%. La dimensione subacquea, ancora molto sconosciuta ai più, è poi di fondamentale importanza perché il 90% dei passaggi delle risorse passa attraverso il sottosuolo del mare. Infine, la sicurezza perché l’Italia è nel Mediterraneo che è un piccolo mare, copre solo l’1% della superficie acquea ma è di strategica importanza per i nostri traffici commerciali e la nostra economia. Un’area molto travagliata oggi e che è fondamentale tenere in sicurezza. Il compito della Marina Militare è proprio quello di tenere sicure le linee di navigazione e lo facciamo con 30 navi e circa 4.000 uomini e donne”.
Duecentoquaranta sono le imbarcazioni esposte in acqua, in un bacino di 50.000 mq (per una lunghezza complessiva di circa 2,8 chilometri), distribuite in oltre 1.100 metri lineari di pontili grazie ad un importante intervento di infrastrutturazione del compendio dell’Arsenale. Inoltre, il Salone si snoda in 30.000 mq tra gli spazi espositivi esterni e le Tese cinquecentesche.
Dopo aver ringraziato in particolare il Governo per la forte spinta che l’Agenzia ICE riceve dal Ministero degli Esteri, il presidente dell’Agenzia ha ricordato che ICE da parte sua contribuisce con la sua rete di 87 uffici distribuiti in 74 paesi nel mondo.
“Inauguriamo oggi la quinta edizione del Salone Nautico di Venezia, frutto della grande sinergia tra il governo e istituzioni locali, e chiaro esempio di quel gioco di squadra tra la diplomazia della crescita promossa dal Ministero degli Affari esteri soprattutto fuori dai confini nazionali, e dalla creazione della competitività soprattutto produttiva agevolata dal Ministero delle imprese e del Made in Italy sul territorio nazionale. Squadra in grado di portare il valore del Made in Italy nel mondo e creare le migliori occasioni di sviluppo delle aziende all’estero, anche del settore nautico – ha detto – Una manifestazione diventata una vera e propria boutique della nautica Made in Italy, rappresenta un’importante vetrina per Venezia e per l’Italia e che riflette lo sforzo voluto dal Premier Meloni per potenziare il Sistema Paese, di cui Agenzia ICE è componente fondamentale insieme a Sace, Simest e Cdp, sempre più in grado di supportare le imprese nel loro percorso di crescita. È auspicabile che si punti, anche in futuro, ad accogliere nel bacino di San Marco cantieristica da diporto e superyacht, capaci di attrarre investimenti dalla giusta clientela, che sempre di più sceglie imbarcazioni italiane come dimostrano i dati delle esportazioni. Nel 2023 il settore nautico ha esportato per 9,1 miliardi di euro con una crescita di oltre il 105% sul 2019 e un lieve rallentamento sul 2022, dovuto a una lieve frenata delle piccole e medie imbarcazioni. Cifre che riflettono la bravura degli imprenditori italiani, che sono stati in grado di occupare il 50% del mercato mondiale dei superyacht al di sopra dei 24 metri, divenendo leader indiscussi nel mercato, sia per la qualità dei prodotti che per la filiera”.
“Voglio ringraziare il Sindaco di Venezia per lo sforzo e l’intuizione che ha avuto – ha esordito il viceministro delle Imprese e del Made in Italy – Venezia nasce da una sfida e ha fatto della sua difficoltà oggettiva un sistema di vita in una laguna, conquistando il mondo intorno a sé. E questo è Made in Italy. Il Made in Italy sicuramente è qualcosa che viene dal passato e quando arriviamo in qui all’Arsenale capiamo che alla base c’è la nostra tradizione, che deve essere accompagnata dall’innovazione. Le imbarcazioni che vediamo oggi sono delle Ambasciate del Made in Italy galleggianti, che viaggiano per il mondo facendo vedere che cos’è il Made in Italy. Il successo non è regalato, ma è dovuto alla competenza e alla capacità e al fatto che insieme all’artigianalità c’è innovazione. Il Made in Italy è una mission, è guardare al futuro, è alzare l’asticella per essere sempre davanti, essere come i veneziani nel pensare sempre al futuro”.
“A me non piace tagliare i nastri e considerarlo un atto formale, per me il taglio deve essere accompagnato da impegni e riconoscimenti e deve avere uno sguardo rivolto al futuro. Cosa che avviene in questa città, che ha rappresentato una parte fondamentale della storia italiana e che ha una tradizione che si perpetua, ancora oggi grande protagonista del nostro Paese non solo perché accoglie milioni di turisti ma perché continua a confermare il suo impegno come realtà votata a guardare al di là dei nostri confini – ha affermato il vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale – D’altronde chi naviga non può non avere una visione molto ampia e questa città, con questo Salone Nautico, conferma la vocazione all’export anche di un settore fondamentale come quello del diporto”. Il Ministro ha ricordato infatti che le esportazioni raggiungono i 4 miliardi di euro e che il Veneto è la quarta regione esportatrice del nostro paese. “L’export rappresenta il 40 per cento del nostro prodotto interno lordo e questo è un risultato che si ottiene grazie alla qualità delle nostre imprese – ha aggiunto – Noi esportiamo la qualità italiana: il Made in Italy è uno strumento fondamentale per la crescita del nostro Paese e voglio ribadire che sostenere le imprese significa sostenere le occupazioni e creare nuovi posti di lavoro perché senza industrie e imprese non si crea lavoro. La Bandiera della Serenissima non è un vanto solo per voi veneti ma per tutti noi italiani, che siamo fieri di essere parte di un’Italia che vanta le quattro Repubbliche Marinare”.
L’edizione 2024 conta 270 espositori, di cui 216 nazionali e 54 internazionali. Le imbarcazioni esposte sono oltre 300, di cui 240 in acqua, per una lunghezza complessiva di circa 2,8 chilometri. L’area espositiva copre 30.000 mq, includendo spazi esterni e le storiche Tese cinquecentesche. La Regione Veneto ha riconosciuto il Salone Nautico Venezia come manifestazione fieristica di rilevanza internazionale, con positive ricadute per il settore turistico regionale.
Tra le imbarcazioni in mostra, spiccano la Navetta 38 di Custom Line del gruppo Ferretti e lo Jeanneau Yachts 65. Sono inoltre presenti oltre 50 imbarcazioni elettriche, segno dell’impegno verso la sostenibilità e la tutela del mare.
Numerosi gli incontri e i convegni, una cinquantina in totale, che si terranno in diverse sedi, con la Torre di Porta Nuova come location principale e che hanno preso il via già da oggi con l’incontro “La nautica da diporto nel III millennio. Driver di occupazione e immagine”, che ha visto confrontarsi il Sindaco e il viceministro al Made in Italy con i maggiori cantieri della nautica italiana. La manifestazione comprende anche un’area dedicata alla cantieristica tradizionale veneziana, il “Wood Village”, e diverse attività di intrattenimento, tra cui regate e trofei. Tra gli eventi principali figurano la Pavia-Venezia e la E-Regatta lungo il Canal Grande.