Inclusione sportiva con “Desire Dis-Equality”
Il campione olimpico Daniele Scarpa ha portato all’Arsenale i progetti di inclusione sportiva Desire Dis-Equality e ForzaRosa International Breast Cancer Survivor per lanciare il messaggio che lo sport aiuta la salute mentale e fisica.
L’importanza della prevenzione e dello stare uniti nel segno dello sport per combattere insieme la malattia. Il campione olimpico di canoa Daniele Scarpa, nella cornice del Salone Nautico Venezia, ha lanciato oggi un forte messaggio di inclusione sportiva raccontando i progetti Desire Dis-Equality e ForzaRosa International Breast Cancer Survivor.
Presente, a nome dell’Amministrazione comunale, l’assessore al Bilancio e alle Partecipate, Michele Zuin. “Conosciamo bene come Amministrazione questo progetto e quello che voi fate e siamo ben felici di collaborare con voi – ha affermato – il messaggio che portate è importantissimo: tutte sempre unite nel segno della prevenzione”.
Desire Dis-Equality è progetto di inclusione sportiva ma, ancor prima, di rinascita. Condividere la vita in mare con persone diversamente abili a bordo della “Dolce Vita”, una barca a vela di 12 metri in gentile comodato d’uso, per affrontare un viaggio probabilmente impossibile per la loro condizione e loro risorse, un viaggio che invece diventa un successo sportivo e umano. ForzaRosa International Breast Cancer Survivor Outrigger Va’a Paddlers nasce invece dall’incontro tra il gruppo ForzaRosa Donna 2000 e Trifoglio Rosa. Le pink paddlers, le donne in rosa hanno lanciato dal palco dell’Arsenale un messaggio di speranza e di solidarietà. “Indossando queste magliette rosa – hanno detto – portiamo tutte questo messaggio di prevenzione e attenzione alle cure. Ora più che mai serve che siamo visibili e presenti ovunque si possa parlare, perché significa portare il messaggio della prevenzione e della cura a tutti. Abbiamo iniziato a vogare come riabilitazione degli arti superiori, ma anche in realtà è ancora più forte il significato di vogare all’unisono per un obiettivo comune. Significa essere tutte sulle stessa barca”.
