Si è svolta oggi, all’Arsenale di Venezia (Palco sommergibile Dandolo), nell’ambito del Salone Nautico 2023, la cerimonia di consegna delle Bandiere Blu 2023 ai gestori degli stabilimenti balneari del Lido di Venezia da parte del Comune di Venezia. All’appuntamento sono intervenuti, tra gli altri, gli assessori comunali all’Ambiente, Massimiliano De Martin, e alle Società partecipate, Michele Zuin, il consigliere delegato alle Isole, Alessandro Scarpa ‘Marta’, il presidente della Municipalità di Lido Pellestrina, Emilio Guberti. La Bandiera Blu è un riconoscimento – assegnato dalla FEE (Foundation for Environmental Education), presente con i propri uffici in 81 Paesi nel mondo – al lavoro dei Comuni, sia marini che lacustri, che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio, con particolare riferimento alla salvaguardia dell’ecosistema. Oltre al Lido hanno ottenuto infatti il riconoscimento anche le spiagge di Chioggia, Jesolo, Cavallino Treporti, Eraclea, Caorle, Rosolina, San Michele al Tagliamento, Porto Tolle. A livello nazionale sono stati 226 i Comuni ad aver ottenuto il riconoscimento.
Tra gli approdi turistici, invece, riceve la Bandiera Blu la Certosa Marina e anche in questo caso si tratta di una conferma: “La consegna della Bandiera Blu dal 2009 ad oggi è la dimostrazione del lavoro e degli investimenti da parte dei gestori delle spiagge per tenere alti gli standard qualitativi dei nostri arenili – ha precisato l’assessore De Martin – ma a Venezia, grazie al lavoro di Alberto Sonino di Vento di Venezia, dal 2019 possiamo vantare anche la seconda Bandiera Blu, che va appunto alla Certosa. Il mio ringraziamento va anche alla Capitaneria di Porto, alla Polizia locale e a Veritas per il loro fondamentale lavoro. Si tratta di un sistema ampio e coordinato tra enti e soggetti diversi: da soli non sarebbe possibile raggiungere questi risultati”. Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore Zuin: “Abbiamo portato le spiagge all’interno del Salone Nautico – ha precisato – perché sono il fiore all’occhiello della città di Venezia, si stanno rinnovando con nuovi investimenti e attraendo molto più pubblico del passato. Come Amministrazione non possiamo che esserne orgogliosi, perché significa anche valorizzare il lavoro dei gestori e offrire a residenti e ospiti un servizio di alta qualità”.
I criteri di assegnazione, stabiliti dalla giuria nazionale secondo una procedura certificata, vengono periodicamente aggiornati in modo da stimolare le Amministrazioni locali ad agire sempre al meglio. Il primo standard da raggiungere è ovviamente legato alla qualità delle acque di balneazione, che devono essere “eccellenti” secondo i risultati delle analisi che l’Arpa del Veneto ha effettuato nell’ambito del Programma Nazionale di Monitoraggio condotto dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Ambiente. Viene inoltre valutata l’attenzione all’educazione ambientale e all’informazione, alla gestione ambientale, ai servizi e alla sicurezza. “Grazie ai gestori che credono nelle spiagge – ha aggiunto il presidente Guberti – e continuano ad investire in quella tradizione che ha visto il Lido essere precursore del turismo balneare già dal secolo scorso: è stato il Lido ha insegnare al mondo come si fa e ne siamo orgogliosi. Aggiungo un ringraziamento alla Pro Loco per il suo impegno nell’attività di promozione del territorio e a Veritas: al Lido si ricicla il 78% dei rifiuti e possiamo vantare acque pulite anche per il lavoro di depurazione che viene fatto sulle acque reflue”.
Il Comune di Venezia infatti vede premiati nuovamente non solo la qualità delle acque e dei servizi balneari del Lido, ma anche diverse azioni intraprese nell’area interessata, quali l’attenta gestione differenziata dei rifiuti, il turismo sostenibile, la valorizzazione delle aree naturalistiche come le oasi di San Nicolò, Alberoni e Ca’ Roman, la cura del verde e del decoro urbano e le attività di informazione ambientale. “Non dimentichiamo Pellestrina, San Pietro in Volta e il Bacan di Sant’Erasmo – ha aggiunto il delegato Scarpa Marta – spiagge ancora più incontaminate che vanno comunque amate e rispettate perché fanno parte del nostro patrimonio naturale e di cui andare orgogliosi. Oggi è un giorno di festa – ha concluso – e lo vogliamo condividere con quanti hanno lavorato e stanno lavorando per realizzare questo importante obiettivo”.