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La Marina Militare al Salone Nautico di Venezia 2025

Nave Alpino

Nave Alpino – F594 è la quarta Unità della Marina Militare a portare questo nome. Le sue capacità di scoperta e l’armamento la rendono idonea per svolgere le missioni di:
• Constabulary Role (polizia dell’alto mare), con l’assolvimento di operazioni antiterrorismo, di sorveglianza ed interdizione dei traffici illeciti, di prevenzione e controllo dell’immigrazione illegale, della protezione delle linee di comunicazione in mare e del traffico mercantile;
• Support Land Operations, con la scorta a convogli o forze navali in transito, la protezione di forze navali e siti terrestri e la difesa antiaerea degli stessi;
• contrasto alle minacce di superficie;
• sorveglianza.
La Nave è stata progettata all’insegna dell’innovazione e della flessibilità, potendo essere impiegata anche per assistenza umanitaria e soccorso in caso di calamità naturali (funzione dual use). Il crest, un’ancora sovrastata da un’aquila su sfondo blu, rimarca il legame tra la Marina e l’Esercito, riprendendo il fregio di entrambe le Forze Armate: l’ancora, presente anche nella corona turrita, stemma della Marina Militare e l’aquila, simbolo di forza e coraggio, utilizzato già dalle legioni dell’Esercito romano ad indicare il potere militare. All’interno del crest è inserito il motto di Nave Alpino, “Di qui non si passa”.
“Di qui non si passa” fu scelto come motto della terza Fregata Alpino F580 per onorare il legame con l’Esercito; è infatti ancora oggi il motto delle penne nere oltre che del 10° reggimento, ossia dell’Associazione Nazionale Alpini.


La Nave Alpino sarà ormeggiata presso Riva dei Sette Martiri fino al 2 giugno 2025. 

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Nave Viareggio

Il Cacciamine Viareggio è la sesta di otto unità della classe Lerici 2^ serie (nota anche come classe Gaeta), varata l’11 maggio 1993 e consegnata alla Marina Militare nel luglio 1994. E’ un’Unità tipo Mine Hunter Coastal (Cacciamine Costiero) appositamente progettata per la localizzazione e la disattivazione/distruzione di mine navali. Per l’esecuzione di tali operazioni l’Unità è dotata di un sofisticato sistema sonar che può essere filato sino a 40 metri, e di due veicoli filoguidati (ROV – Remote Operated Vehicle), tramite i quali è possibile rilevare e investigare ogni oggetto che giace sui fondali marini sino a profondità di circa 600 metri.
Nonostante il principale impiego operativo sia orientato ad operazioni di bonifica di aree marine con presenza di ordigni, per le peculiarità che caratterizzano questa tipologia di Unità navali, si presta anche ad un impiego “dual use”, attraverso collaborazioni con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con il Ministero della Giustizia e con altri Enti e Dicasteri dello Stato, tutti a vario titolo interessati ad esplorare le profondità marine con lo scopo di ricercare e investigare relitti di navi o aeromobili, reperti di interesse storico o qualunque altro oggetto giacente sui fondali, anche per scopi legati alla preservazione dell’ecosistema marino, sovente con finalità scientifiche. Inoltre, a seguito del danneggiamento dei gasdotti nel Mar Baltico avvenuto a fine settembre 2022, la nave può essere impiegata all’interno dell’Operazione Fondali Sicuri, attività condotta negli spazi marittimi in cui insistono le infrastrutture critiche di interesse strategico nazionale, al fine di intensificarne la sorveglianza. Disponendo, infine, di camera iperbarica multiposto e di personale sanitario specializzato in fisiopatologia subacquea, l’Unità può essere utilmente impiegata in supporto a operazioni di subacquei operanti anche a quote profonde.
Infine, quale ulteriore più generale impiego istituzionale, l’Unita è regolarmente impegnata nella protezione degli interessi della nazione come il controllo delle frontiere marittime, la salvaguardia ed il soccorso delle vite umane in mare e la sorveglianza del rispetto dell’ecosistema marino con finalità antinquinamento.


La Nave Viareggio sarà ormeggiata presso Riva dei Sette Martiri fino al 2 giugno 2025. 

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Sommergibile Todaro

Il Sommergibile Salvatore Todaro è il primogenito della nuova classe di Unità Subacquea della Marina Militare. Varato nel novembre 2003, è stato consegnato alla Marina Militare il 29 marzo 2006, al termine di un intenso periodo di collaudi in mare. Il porto di assegnazione del Sommergibile Todaro è Taranto, sede del Comando della Flottiglia Sommergibili, dal quale l’Unità stessa dipende organicamente.

Il Sommergibile Todaro è un battello di medie dimensioni, caratterizzato dall’impiego di tecnologie innovative che permettono prestazioni molto avanzate. In particolare, il tipo di propulsione silenziosa basata sull’impiego delle celle a combustibile, le fuel cells, in cui l’idrogeno e l’ossigeno vengono fatti reagire per produrre energia elettrica, rappresenta un sistema innovativo per la generazione di energia in molteplici settori, anche non militari.


Il Sommergibile Todaro sarà ormeggiato presso Riva dei Sette Martiri fino al 2 giugno 2025.

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