Il direttore operativo di Vela e del Salone Fabrizio D’Oria aggiunge: “abbiamo fortemente voluto questa sezione del Salone, perché la tradizione millenaria della nostra produzione navale trova così la sua migliore occasione di essere mostrata al mondo in una sede frequentata da un pubblico che sa apprezzare la qualità”.
Dino Tagliapietra, fondatore dell’omonimo cantiere che ha sede alla Giudecca, ricorda quando la cantieristica veneziana era esclusivamente basata sul legno. “È dall’età di 11 anni che sono in mezzo al legno, avrei potuto fare barche con uno stampo in vetroresina già 30 anni fa ma io credo ancora nel legno – spiega – Una delle ultime soddisfazioni che abbiamo avuto come cantiere è stata la presentazione di una barca dei Vigili del Fuoco che verrà consegnata giovedì prossimo ed è stata finanziata dal gruppo Armani. Le barche dei vigili del fuoco le e fanno ancora in legno perché la robustezza è superiore a tutto il resto delle imbarcazioni”.
Il giovanissimo Jacopo Mazzega è direttore del cantiere nautico Agostino Amadi di Burano, che trae le sue origini da un’antica famiglia di costruttori di barche per Venezia e le sue isole, risalente ai primi anni del ‘700. “Mio padre mi ha trasmesso la passione per le barche fin da piccolo e sono fortunato ad essere stato da sempre coinvolto in questo ambiente – dice – poi essere al Salone
Nautico è un’esperienza che non capita tutti i giorni”.