
In Città
Nave Gaeta della Marina Militare
Riva dei Sette Martiri, Palazzina Canonica
Riva dei Sette Martiri, Palazzina Canonica,Mermercoledì
31 MagMaggio
Giogiovedì
01 GiuGiugno
Venvenerdì
02 GiuGiugno
Sabsabato
03 GiuGiugno
Domdomenica
04 GiuGiugno
***La Nave Gaeta è visitabile secondo gli orari disposti davanti all’unità.***
Nave Gaeta è la prima di otto unità Cacciamine della classe Lerici 2^ serie (nota anche come classe Gaeta), varata a luglio del 1990 e consegnata alla Marina Militare nel luglio del 1992. Il suo abituale porto di assegnazione è La Spezia. Dipende organicamente ed operativamente, per tramite del Comando della 54° Squadriglia Dragamine (COMSQUADRAG 54) ed il Comando delle Forze di Contromisure Mine e delle Forze Ausiliarie (MARICODRAG), dal Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV).
Nave Gaeta è un’Unità tipo Mine Hunter Coastal (Cacciamine Costiero) appositamente progettata per la localizzazione e la disattivazione/distruzione di mine navali. Per l’esecuzione di tali operazioni l’Unità è dotata di un sofisticato sistema sonar che può essere filato sino a 270 metri, e di due veicoli filoguidati (ROV – Remote Operated Vehicle), tramite i quali è possibile rilevare e investigare ogni oggetto che giace sui fondali marini sino a profondità di circa 600 metri.
Nonostante il principale impiego operativo sia orientato ad operazioni di bonifica di aree marine con presenza di ordigni, per le peculiarità che caratterizzano questa tipologia di Unità navali, esse si prestano anche ad un impiego “dual use”.
L’impiego “duale” si è nel tempo realizzato attraverso collaborazioni con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con la Magistratura nazionale e con altri Enti e Dicasteri dello Stato, tutti a vario titolo interessati ad esplorare le profondità marine con lo scopo di ricercare e investigare relitti di navi o aeromobili, reperti di interesse storico o qualunque altro oggetto giacente sui fondali, anche per scopi legati alla preservazione dell’ecosistema marino, sovente con finalità scientifiche. Inoltre, disponendo di camera iperbarica multi posto elitrasportabile, e personale sanitario specializzato in fisiopatologia subacquea, l’Unità può essere utilmente impiegata in supporto di operazioni di subacquei operanti anche a quote profonde. Allo scopo la Nave, all’evenienza, dispone di personale palombaro che consente la possibilità di effettuare immersioni operative.
Infine, quale ulteriore più generale impiego istituzionale, l’Unita è regolarmente impegnata nella protezione degli interessi della nazione come il controllo delle frontiere marittime, la salvaguardia ed il soccorso delle vite umane in mare e la sorveglianza del rispetto dell’ecosistema marino con finalità antinquinamento.
***La Nave Gaeta è visitabile secondo gli orari disposti davanti all’unità.***
LA STORIA
Il Cacciamine Gaeta è il primo della seconda serie che i Cantieri Intermarine hanno portato a termine. Due sono state le unità con lo stesso nome: una Fregata ad elica del 1865 e una Corvetta. Gaeta è Comune della provincia di Latina e dà il nome al golfo omonimo.
La città sorge su un promontorio che divide in due la vasta insenatura del Mar Tirreno tra il Circeo e Capo Miseno: l’insenatura a Nord è il Golfo di Terracina, quella a Sud è il Golfo di Gaeta. La città ha origini preromane e la leggenda narra che sia stata fondata da Enea e che il nome della città derivi dal nome della sua fida balia Caieta che lo aveva seguito nelle lunghe peregrinazioni. Al tempo dei Romani Gaeta fu centro molto importante come porto mercantile e come sede di ville destinate alla villeggiatura patrizia. Durante l’epoca bizantina fu ripetutamente oggetto di incursioni saracene, divenne poi ducato indipendente; quindi sottomessa ai Normanni, al Papato, a Federico II, agli Aragonesi e ai Borboni fino al 1861. La parte vecchia della città è ancora caratterizzata da vie strette, gradinate, archivolti e case dei secoli XII e XIII ed è sovrastata da un castello risalente al VII secolo.
Il Crest della Nave Gaeta conserva la forma esterna rettangolare simile a quella adottata dai cacciamine della prima serie: tutto il perimetro esterno è rifinito dalla corda, dal cui lato superiore, al centro, fuoriescono le torri che sono parte integrante della corona turrita della Marina Militare. Al di sotto di essa il cartiglio riporta la sigla identificativa dei cacciamine e il nome dell’unità “MHC Gaeta”. Il profilo della nave è sempre in evidenza e si notano le nuove linee esterne adottate: la collocazione dell’alberatura che in questa nuova serie è addossata al fumaiolo anziché alla plancia. Lo spazio, che in tutti i Crest è riservato allo stemma della rispettiva città, è occupato da quello di Gaeta: lo scudo diviso in quattro settori alternativamente colorati in rosso e bianco, esternamente arricchito da fregi e sovrastato dalla corona ducale.
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